Innocent Demons-La Trilogia: Legami di Sangue Vol.1 (Italian Edition) by Tiana Lorena Burueana

autore:Tiana Lorena Burueana [Burueana, Tiana Lorena]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B075VWFR9Y
editore: Youcanprint
pubblicato: 2017-09-22T00:00:00+00:00

White

Dopo che medici e infermieri dell’ambulanza confermarono la morte del nonno lo portarono in ospedale per eseguire l’autopsia. Date le cause ancora sconosciute del decesso e la casa che era praticamente distrutta chiamarono la polizia. Nicholas fu portato in centrale, ancora sotto choc. Gli agenti della polizia giunti per primi sul posto esaminarono la casa nei minimi dettagli, fotografando l’intera scena. I muri spaccati, pieni di buchi, i mobili capovolti e tutti ricoperti di cenere, le finestre e le tende che oltre ad essere a brandelli erano anche bruciate, la sala da pranzo dove furono trovate macchie di sangue per terra e sul muro. Tutte le prove raccolte dagli agenti furono imbustate e consegnate per le analisi. Dopo un lungo interrogatorio, poiché rifiutava di rispondere alle domande lo chiusero in una piccola stanza per tenerlo sotto osservazione. La mattina seguente il capitano di polizia Jones convocò una riunione per avere tutti i dati da coloro che erano stati sulla scena.

«Dunque, cosa avete scoperto?» chiese impaziente. Jones era un osso duro; era alto, di bell’aspetto, di mezza età con folti baffi neri, occhiali tondi e sguardo severo.

Un agente dall’aria stanca si fece avanti: «Io e l’agente White siamo i primi arrivati sul posto, capitano. Insieme al capo team abbiamo esaminato le prove e le abbiamo immortalate» disse. Gli mise davanti un sacchetto facendogli una breve descrizione.

«Avete trovato del sangue, vedo!» disse il capitano.

«Sì, ma non appartiene al defunto, capitano Jones, considerando i risultati dell’autopsia!» intervenne un agente un po’ impacciato.

«Il medico legale ha fatto un’autopsia diagnostica per rispondere con esattezza alle nostre specifiche domande in merito alla causa del decesso» allungò il discorso per apparire sicuro di sé.

«Agente Taylor, può arrivare al punto? Non abbiamo tutto il giorno!» disse il capitano guardandolo da sopra gli occhiali.

«Sì, sì certo! Al… Allora» balbettò, aprendo una cartella e sfogliando delle carte al suo interno.

«L’autopsia sul corpo non ha rilevato ferite da taglio, né segni evidenti di violenza. La causa del decesso è stata la cardiomiopatia acuta da stress. Si tratta di una condizione cardiaca in cui si realizza una paralisi, uno stordimento, dopo uno stress o una paura grande: il muscolo cardiaco non riesce a far fronte alla richiesta di ossigeno finendo per paralizzarsi, e dopo qualche minuto smette di battere.»

Subito dopo il discorso si fece più interessante quando si fece avanti una giovane agente molto sicura di sé, alta, con un fisico atletico, capelli biondi e occhi molto scuri. «Capitano, se mi permette di intervenire, io penso che qualcosa lo abbia spaventato a morte! Sa meglio di me che a volte le prove possono essere ingannevoli! La casa era inspiegabilmente bruciata e dentro l’aria era densa e respirare era difficile, c’era odore di bruciato come se fosse scoppiato un incendio. Ma vi assicuro che non è così, non si può trattare di un incendio perché la casa è molto vecchia e sarebbe bruciata molto velocemente. Quando abbiamo trovato il sangue io e l’agente Davis per essere sicuri di identificare con certezza il soggetto

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